La città dei matti (psicologia)
l. "La città dei matti"
è un film italiano che racconta la vita e il lavoro di Franca Basaglia, moglie dello psichiatra Franco Basaglia, che ha rivoluzionato il trattamento dei pazienti psichiatrici in Italia. Ambientato negli anni '60 e '70, il film segue il processo di chiusura del manicomi, mostrando le difficili condizioni in cui vivevano i malati mentali e come Franca e suo marito abbiano lottato per garantire loro dignità e diritti.
La trama si sviluppa attorno alla Legge 180 (nota anche come "Legge Basaglia"), che ha segnato la fine dei manicomi in Italia, spingendo verso un approccio più umano e basato sull'integrazione sociale per il trattamento delle malattie mentali.
Collegamento con la psicologia:
1.Critica ai vecchi modelli: Il film mette in evidenza come i manicomi non fossero luoghi di cura, ma piuttosto di segregazione. Questo critica il modello medico dominante dell'epoca, che considerava pazienti psichiatrici come
"irrecuperabili”.
2. Approccio umanistico: La storia riflette l'importanza dell'approccio umanistico in psicologia, che mette al centro la persona, non solo la malattia.
3. Franca e Franco Basaglia hanno dimostrato che i pazienti, se trattati con rispetto, possono riacquistare autonomia e dignità.
4. Psicologia sociale: Il film sottolinea il ruolo dell'ambiente sociale nel favorire o ostacolare il benessere mentale. Basaglia credeva che l'isolamento fosse una delle cause principali dell'aggravarsi delle malattie mentali.
5.Prevenzione dello stigma: Il film mostra come l'etichetta di "malato mentale" fosse un marchio che condannava le persone a una vita ai margini. Questo tema si collega alla psicologia contemporanea, che lavora per combattere i pregiudizi legati alla salute mentale.
In sintesi, "La città dei matti" non è solo un racconto storico, ma un punto di riflessione sulla psicologia e sull'importanza di trattare ogni individuo con rispetto e comprensione.

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